Nuovo digitale terrestre: tra il 2020 e il 2022 uno nuovo switch off
Ormai è certo, siamo alle porte di un nuovo switch off per la TV che avverrà fra il 2020 e il 2022: si passa al DVB-T2 codec HEVC.
Come specificato nella legge di stabilità, per attivare il 5G, la tecnologia di telefonia mobile che permette di navigare su internet ad una super velocità, è necessario utilizzare la banda a 700MHz, ora usata per le trasmissioni televisive. Per far continuare le emittenti a trasmettere in digitale terrestre occorrerà comprimere la potenza trasmissiva utilizzando il DVB-T2 codec HEVC al posto dell’attuale DVB-T.
Sarà uno switch off drastico perché le due modalità trasmissive non possono convivere e sarà necessario spegnerne una per accendere l’altra. I consumatori, quando le emittenti useranno solo il DVB-T2, con l’antenna terrestre non vedranno più nulla se non avranno un televisore o un decoder DVB-T2 con codec HEVC.
Dopo 6 anni dal precedente switch off, si chiedono quindi nuovi sacrifici ai consumatori e Adiconsum ritiene sia indispensabile ridurli al minimo.
L’evoluzione tecnologica è indispensabile, lo chiede anche l’Europa, ma l’assistenza agli utenti deve essere massima, l’informazione precisa e gli incentivi devono essere erogati con giustizia ed equità.
Il modo di fruire i programmi televisivi è, per fortuna, cambiato, dichiara Mauro Vergari – Responsabile settore comunicazione e nuove tecnologie di Adiconsum – e tali cambiamenti devono venire in aiuto al prossimo switch off, limitando l’acquisto di nuovi prodotti. I contenuti televisivi oggi possono essere visti attraverso internet, il satellite ed anche mediante l’antenna terrestre. Le tecnologie si integrano fra loro, concorrono a garantire la visione ai consumatori, riducendo fortemente le attuali stime circa la necessità di acquistare nuovi televisori o decoder.
Occorre avere uno sguardo d’insieme tenendo presente quanto si sta facendo in Italia per sviluppare la fibra e la banda ultra larga, l’evoluzione delle piattaforme televisive satellitari e le nuove modalità di impiantistica per ricevere contenuti multimediali nelle case.
Adiconsum ritiene sia necessario, come afferma il Presidente Carlo De Masi – creare, subito, una cabina di regia dove tutti gli attori coinvolti si parlino, compresi ovviamente i consumatori, e trovino soluzioni.
Nell’immediato, continua Vergari, è urgente fornire ai consumatori informazioni corrette sulle tipologie di televisori da acquistare, garantendo la compatibilità con il prossimo switch off.
Con molta probabilità occorre realizzare dei nuovi bollini da apporre sui televisori per garantire la scelta del consumatore e preparare idonee campagne informative.
De Masi, a nome di Adiconsum, chiede al Ministro Calenda e al Sottosegretario Giacomelli, come avvenne nel precedente switch off, che il MISE riorganizzi il CNID, ovvero il Comitato Nazionale Italia Digitale (composto dai rappresentanti dell’Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni, delle Regioni, delle associazioni di Tv locali e delle emittenti nazionali, dalle piattaforme satellitari, dai fornitori di accesso a internet, dei produttori, distributori e consumatori), permettendo agli stakeholder di collaborare alle necessarie strategie per realizzare un corretto switch off.