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Azzardo e ludopatia sono stati gli argomenti dell’incontro finale del progetto promosso dalle Associazioni dei Consumatori all’Auditorium del Centro Civico Buranello.

L’indagine svolta sui territori dei due Municipi II Centro-Ovest e VIII Medio-Levante, legata al progetto “Scommetti su te stesso, vinci la tua vita”, riguardante il consumo di azzardo, si è conclusa con un evento che ha avuto un ottimo riscontro di pubblico.

Giovedì 22 giugno 2023, presso l’Auditorium del Centro Civico Buranello a Genova-Sampierdarena, si è svolto l’evento finale “Scommetti su te stesso, vinci la tua vita”, promosso dalle Associazioni dei Consumatori e A.li.sa (Azienda Ligure Sanitaria) e ha catalizzato l’attenzione di molte persone, decisamente interessate a scoprire tutti i rischi legati al consumo di azzardo che possono sfociare in una malattia, la ludopatia.

L’evento si è aperto con l’introduzione del Presidente Istituto Ligure per il Consumo e Assoutenti Furio Truzzi e il video messaggio da parte dell’ Assessore alla Sanità della Regione Liguria Angelo Gratarola che ha lodato l’iniziativa e la cittadinanza per aver partecipato attivamente alle interviste e A.Li.SA per l’utilizzo intelligente dei fondi e per gli interventi di prevenzione messi in atto.

Hanno poi preso la parola il Vicepresidente del Municipio VIII Medio-Levante Avv. Luca Rinaldi e il Presidente del Municipio II Centro-Ovest Michele Colnaghi che insieme alla Dott.ssa Sonia Salvini (ALISA) e il Presidente Adoc Emanuele Guastavino hanno consegnato gli attestati ai volontari, ai quali va un plauso per il prezioso contributo. Per le testimonianze del progetto hanno parlato Maria Desogus, referente Municipio Centro-Ovest e Angelo Fabbri Vicepresidente dell’Associazione Ambiente e Cultura Energia al Quadrato, Antonio Molari Presidente del coordinamento Mettiamoci in Gioco. Con la Dott.ssa Salvini e il Dott. Schiappacasse (Medico specialista in Psichiatria) si è affrontato l’argomento da un punto di vista clinico e si è parlato delle attività da mettere in campo per  contrastare l’azzardo. Le conclusioni finali sono state a cura della Vicepresidente Assoutenti Liguria Rosanna Stifano che ha posto anche l’attenzione sugli aspetti legali che riguardano le conseguenze della patologia, ovvero la figura dell’Amministratore di Sostegno, che può intervenire nei casi gravi, a tutela delle persone coinvolte.

Si calcola che in Italia, il volume del ‘giocato’, nel 2021 sia stato di 107 miliardi di euro e che la stima per il 2022 sia di 135/140 miliardi di euro. Non è un gioco, è azzardo! Questo è un concetto che passa chiaramente quando si tratta di fenomeni legati a un consumo compulsivo di gratta e vinci, scommesse on line, superenalotto, slot machines, bingo.

Le persone coinvolte dall’indagine sono state 2462 di cui 645 donne e 653 uomini nel Municipio II Centro-Ovest e 584 donne e 580 uomini nel Municipio Medio-Levante. Per un totale di 1229 donne e 1233 uomini intervistati. In base ai dati raccolti dai volontari, che hanno svolto davvero un lavoro capillare nei territori dei Municipi VIII Medio-Levante e II Centro-Ovest della città di Genova, le persone coinvolte nell’indagine, reputano più a rischio elevato alcune categorie, tra le quali cito:

  • i pensionati
  • gli adolescenti
  • i giovani sotto i 25 anni

Tra il consumo di azzardo, quelli considerati più a rischio sono:

  • l’uso delle slot machines
  • l’azzardo on line in generale.
  • Le scommesse
  • I gratta e vinci

Gli intervistati vorrebbero più limiti da parte dello Stato e forse qualche garanzia in più a tutela della salute, diritto sancito anche dalla nostra Costituzione.

Le persone sono, solo in maniera sufficiente, a conoscenza dei Servizi territoriali per le Dipendenze, e dai questionari risultano commenti come: ‘Cose da film’ i gruppi di Auto Mutuo Aiuto come Giocatori Anonimi, quando invece sono una realtà fatta di persone che si aiutano vicendevolmente, riunendosi per confrontarsi e affrontare problemi e dipendenze comuni; e Gam-Anon associazioni di famigliari e amici di giocatori compulsivi. Le due citate associazioni sono presenti in tutte le città d’Italia.

 

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Contro la speculazione, il carovita e il caro – energia, Mercoledì 21 Settembre sciopero della spesa e dei consumi energetici ed alle ore 18.00 manifestazione di protesta davanti la Prefettura di Genova

In Liguria prezzi alimentari schizzati al +11,9% nel mese di Agosto

Secondo i dati Istat ed Eurostat, con il peggioramento della situazione economica dall’inizio dell’anno, 300.000 liguri sono a rischio di povertà.

In Liguria i prezzi dei generi alimentari sono aumentati nell’ultimo mese del +11,9%, i consumi si sono ridotti di oltre il 4%, i servizi di trasporto pubblico su gomma sono a rischio di riduzione a causa del caro-gasolio, ritardo nei fondi governativi e mancanza di un piano manageriale di produttività per assicurare un servizio di trasporto efficiente e sicuro.

Riteniamo i recenti provvedimenti del Governo Draghi del tutto insufficienti a fermare la speculazione, il caro-energia e il carovita, e nello stesso tempo siamo preoccupati che le forze politiche facciano solo campagna elettorale su questi temi e non trovino un accordo per una iniziativa parlamentare immediata finalizzata ad una legge comune che, senza portare allo scostamento di bilancio, sterilizzi l’Iva, imponga prezzi amministrati per energia, carburanti e generi di prima necessità.

Solo un forte shock della domanda con una riduzione drastica dei consumi potrà far calare i prezzi e fermare la speculazione, partendo proprio dallo sciopero dei consumi proclamato dalle Associazioni dei Consumatori per il 21 Settembre.

Invitiamo tutti i cittadini a partecipare alla manifestazione che si terrà il prossimo

21 Settembre alle ore 18.00 in Largo Eros Lanfranco

davanti alla Prefettura a Genova portando con sé pane e cipolle per una cena dei “poveri”, a simboleggiare la crisi attuale delle famiglie e il rischio di non riuscire a mettere in tavola nei prossimi mesi il necessario a causa della grave situazione attuale.

La partecipazione di tutti i Consumatori allo sciopero e alla manifestazione sarà un segnale importante rivolto alle Istituzioni e al nuovo Governo per l’attuazione di quelle misure che chiediamo dal Novembre 2021. Chiediamo subito:

– vendita dell’energia elettrica al prezzo di costo con un tetto massimo di 20 centesimi a kilowatt e prezzi amministrati per il gas non oltre 60 centesimi a metro cubo;

– “price cap” per i carburanti agendo su accise e IVA con una riduzione minima di 50 centesimi;

– sterilizzazione dell’IVA e prezzi calmierati per i generi di prima necessità.

Le Associazioni Liguri dei Consumatori e degli Utenti

ADICONSUM, ADOC, ASSOUTENTI, CASA DEL CONSUMATORE, CODACONS, FEDERCONSUMATORI, LEGA CONSUMATORI, SPORTELLO DEL CONSUMATORE

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“Sciopero della spesa” e cena in piazza a “pane e cipolla” per il prossimo 21 Settembre: le proteste delle Associazioni dei Consumatori contro il carovita

Manifestazione a Genova per sensibilizzare le Istituzioni sull’autunno nero che attende le famiglie

Le Associazioni dei Consumatori Assoutenti, Adiconsum, Adoc, Casa del Consumatore, Codacons, Federconsumatori, Lega Consumatori e Sportello del Consumatore hanno deciso di proclamare per il prossimo 21 Settembre uno “sciopero della spesa” come forma di protesta contro il caro-vita che attanaglia le famiglie della nostra regione.

“In occasione dell’arrivo dell’Autunno scenderemo in piazza a Genova con la manifestazione “Pane e cipolla”, allo scopo di dare un segnale forte alle nostre istituzioni e chiedere misure più incisive per salvare le tasche delle famiglie – spiegano i Presidenti delle Associazioni – La crescita abnorme delle bollette di luce e gas, l’inflazione alle stelle, i prezzi degli alimentari che registrano rincari record, la ripresa della corsa dei carburanti e il rialzo dei listini del materiale scolastico, trasformeranno i prossimi mesi nell’Autunno nero dei cittadini, dissanguando le tasche delle famiglie e impoverendo una fetta di popolazione”.

 

“Con la nostra protesta invitiamo i cittadini a rinunciare agli acquisti nella giornata del 21 Settembre e a partecipare alla manifestazione che si terrà alle ore 18.00 in Largo Eros Lanfranco davanti alla Prefettura a Genova portando con se pane e cipolle per una cena dei “poveri”, a simboleggiare la crisi attuale delle famiglie e il rischio di non riuscire a mettere in tavola nei prossimi mesi il necessario a causa della grave situazione attuale” – concludono i Presidenti.

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Caro-prezzi: i Consumatori scendono in piazza e lanciano la ‘protesta delle pentole vuote’. Il 10 Giugno alle ore 11.00 manifestazione nazionale contro le speculazioni e gli aumenti ingiustificati dei prezzi

Il Governo intervenga accogliendo le proposte presentate dalle Associazioni dei Consumatori

Aumento dei prezzi e carovita preoccupano le Associazioni dei Consumatori spingendole ad una mobilitazione di piazza in tutte le principali città italiane il prossimo 10 Giugno, che dà seguito all’Assemblea unitaria on line svoltasi il 6 Aprile scorso, con migliaia di delegati di tutte le regioni.

“Siamo in presenza non di un generico né temporaneo aumento dei prezzi ma di una vera e propria emergenza nazionale, alimentata da ingiustificabili fenomeni speculativi, che sta costringendo le famiglie a rinunce e privazioni che avranno importanti conseguenze: nel nostro Paese stanno crescendo disuguaglianze, povertà energetica e povertà alimentare – affermano le Associazioni dei Consumatori – Più di un quarto delle famiglie si trova già in grave difficoltà e sta riducendo, fino anche a privarsene, consumi essenziali come quelli alimentari, sanitari e di cura della persona”.

Inflazione e caro-bollette non solo modificano i comportamenti economici dei consumatori, portandoli a tagliare gli acquisti anche per beni essenziali come gli alimentari, ma producono un danno ingente alla nostra economia, in termini di PIL, occupazione e incidenza della povertà – afferma il Presidente di Assoutenti, Furio Truzzi – Per questo scendiamo in piazza e chiederemo al Governo di riceverci per studiare assieme alle Associazioni dei Consumatori soluzioni per uscire dall’emergenza”.

L’inflazione nel 2022 ha già raggiunto il 6,5%, come non accadeva dai primi anni ’90, e il previsto rialzo dei tassi d’interesse porterà all’aumento anche delle rate di mutui e prestiti.  I rincari a cui stiamo assistendo hanno avuto finora solo timide reazioni del governo, che si è limitato a misure di carattere emergenziale e temporaneo come la tassazione sui superprofitti delle società dell’energia, gli sgravi parziali per alcune imprese e la riduzione degli oneri fiscali sulle bollette, ma rinviando i necessari interventi di carattere strutturale che da tempo rivendichiamo per arginare una crisi che si prospetta non di breve periodo.

Per far sentire la protesta dei cittadini e richiamare il Governo al dovere di confrontarsi e di intervenire contro rincari e speculazioni, le Associazioni dei Consumatori hanno lanciato la

“Protesta delle pentole vuote” per il 10 Giugno 2022 alle ore 11:00

con raduni e presidi a Genova presso Largo E. Lanfranco 1

e, contemporaneamente, in tutti i capoluoghi regionali davanti alle Prefetture.

La pentola vuota è il simbolo delle difficoltà economiche delle famiglie che in questo momento faticano ormai a soddisfare bisogni essenziali, come mettere insieme quotidianamente il pranzo con la cena. Sono state invitate a partecipare alla manifestazione di protesta le Organizzazioni Sindacali e Datoriali, il mondo del Terzo Settore e del Volontariato Sociale, le Associazioni Ambientaliste e Studentesche.

Le Associazioni (Adiconsum, Adoc, Adusbef, Asso-Consum, Assoutenti, Associazione Utenti Servizi Radiotelevisivi, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Centro Tutela Consumatori e Utenti, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino) presenteranno il 10 Giugno una piattaforma di interventi per calmierare i prezzi e combattere la speculazione, chiedendo al Governo di includere i rappresentanti dei Consumatori tra le Parti sociali per confrontarsi sul contrasto alla povertà energetica, sul sostegno alle famiglie e ai soggetti più fragili, sulla determinazione e sorveglianza dei prezzi, sui carichi fiscali.

Le Associazioni dei Consumatori chiedono a tutti i cittadini di partecipare attivamente alla   giornata di protesta del 10 Giugno, scendendo in piazza con le PENTOLE VUOTE!

Tutti gli eventi connessi saranno visibili alla pagina: https://fb.me/e/b5NiEHZ6G.

SCOPRI TUTTE LE PROPOSTE DELLE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI AL GOVERNO

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Energia e telefonia: novità 2020

Il 2020 porta molte novità per i consumatori. Dalle forniture gas, energia elettrica, acqua al settore delle telecomunicazioni si registrano infatti notevoli cambiamenti su cui è necessario prestare attenzione come sottolinea Lega Consumatori Liguria.

Partendo dalle bollette dell’acqua, dal 1 gennaio 2020 la prescrizione passa da 5 a 2 anni come già avvenuto per le forniture elettriche e gas; ciò significa che nei casi di rilevanti ritardi nella fatturazione causati dal gestore con la conseguente emissione di mega conguagli, l’utente potrà eccepire la prescrizione e pagare gli importi fatturati relativi ai soli consumi degli ultimi due anni.

Se però la responsabilità del ritardo nell’emissione della maxi bolletta è del consumatore (ad esempio nei casi di mancata comunicazione della lettura dei consumi) la nuova prescrizione ridotta di 2 anni non viene applicata.

“Proprio su tale aspetto, sottolineano i vertici di Lega Consumatori Liguria Alberto Martorelli e Cristina Cafferata, occorre rilevare che nell’ambito delle contestazioni per fatture di energia elettrica o gas per consumi pluriennali è risultato alquanto difficile far valere la prescrizione ridotta di 2 anni in quanto in numerosi casi i fornitori contestano all’utente la mancata rilevazione dei consumi per diversi anni; per cui se da un lato la nuova norma amplia le possibilità di tutelare i consumatori, dall’altro occorre rimarcare che la prescrizione ridotta non viene applicata automaticamente”.

Restando sempre nel campo delle forniture di energia elettrica e gas, è utile ricordare che l’abolizione del mercato tutelato è stato rinviata a gennaio 2022. Questo significa, rileva Lega Consumatori Liguria, che coloro che sono ancora nel mercato tutelato hanno tutto il tempo per passare al mercato libero, attraverso scelte ponderate e senza essere influenzati dai gestori pronti a proporre quotidianamente offerte contrattuali che possono disorientare gli utenti.

Passando invece al comparto delle telecomunicazioni, è recentemente emersa una nuova  problematica legata alle ricariche dei cellulari; in sostanza alcuni gestori al momento dell’effettuazione di ricariche telefoniche procedevano all’automatica decurtazione di 1 euro dal credito.  Molto spesso, la somma trattenuta si traduceva in particolari bonus e servizi aggiuntivi non richiesti dall’utente, come gigabyte suppletivi oppure minuti da utilizzare nelle chiamate.

La novità consiste nel fatto che l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha diffidato Tim, Vodafone e Wind Tre per i costi occulti sulle ricariche mobile, stabilendo il ritorno alla modalità standard entro 30 giorni. Oltre alla diffida, l’Agcom ha imposto un ultimatum agli operatori per tornare alla modalità di ricarica standard sui tagli più economici che interessano prevalentemente le categorie di consumatori con una minore capacità di spesa. 

Inoltre l’Agcom ha sanzionato Tim, Vodafone e Wind Tre per un’ulteriore pratica ritenuta illegittima: nei casi di credito esaurito su sim ricaricabile, le società consentivano all’utente di proseguire l’utilizzo dei servizi telefonici e internet con un costo occulto che veniva addebitato nelle ricariche successive, senza che tutto ciò avvenisse con il consenso del consumatore.

Infine un’altra novità deriva da un emendamento alla manovra economica recentemente approvato che stabilisce un risarcimento pari al 10% delle somme non dovute e comunque non inferiore a 100 euro a favore degli utenti nei casi accertati di condotte illegittime  da parte fornitori di acqua, luce, gas, servizi telefonici, televisivi. In sostanza, nell’eventualità di bollette ingiustificate o di addebiti di spese non giustificate, si prevede non solo il rimborso delle somme eventualmente versate e non dovute ma anche un risarcimento per il disservizio subito. 

In merito a tale misura, Lega Consumatori verificherà con estrema attenzione la sua effettiva applicazione, costituendo una vera e propria rivoluzione positiva per i consumatori ma che è destinata comunque a incontrare le resistenze dei gestori.

Lega Consumatori Liguria è quindi pronta con i suoi sportelli presenti sul territorio a fornire informazioni ed assistenza ai consumatori.

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Tariffe alberghiere: rivolgersi all’hotel o usare i siti di prenotazione online? L’indagine

Acquistare un soggiorno in hotel sui siti di prenotazione online conviene? Da questa domanda è partita l’indagine dell’associazione di consumatori Casa del Consumatore, in collaborazione con ShoppingVerify.com, per scoprire se le tariffe di Booking, Expedia, Trivago, Tripadvisor e Hotels sono più convenienti rispetto a quelle praticate dalle strutture alberghiere direttamente al consumatore.

 

L’indagine analizza le tariffe pubblicate sui siti web di un totale di cento alberghi in Italia, in Europa e nel resto del mondo, confrontandole con le offerte reperite sui principali siti di prenotazione online (Trivago, Booking, Expedia, TripAdvisor e Hotels). 

 

L’indagine ha preso in esame 12 destinazioni italiane (Roma, Milano, Napoli, Firenze, Torino, Cagliari, Palermo, Bologna, Venezia, Genova, Perugia e Ancona), 11 destinazioni europee (Parigi, Vienna, Dublino, Praga, Londra, Amsterdam, Madrid, Copenaghen, Atene, Berlino e Lisbona) e 10 destinazioni nel resto del mondo (Bali, Rio de Janeiro, Miami, Sydney, Toronto, Marrakech, Bahamas, Shanghai, Madagascar e Dubai) per un totale di 100 strutture alberghiere  scelte con criterio casuale, a due, tre o quattro stelle (in casi isolati cinque stelle).

Il periodo di soggiorno considerato è la settimana di capodanno 2020, dal 30 dicembre 2019 al 5 gennaio 2020, simulando la prenotazione per due ospiti in camera matrimoniale avente le medesime caratteristiche, considerando, ove possibile, le sole offerte senza cancellazione gratuita.

 

Quali sono i risultati dell’indagine? La prenotazione diretta sul sito dell’albergo è risultata più conveniente nel 54% dei casi (61% in Italia). A seguire le piattaforme di comparazione prezzi come Trivago e Tripadvisor e poi gli altri siti di prenotazione online.

 

Alcuni esempi? Il caso più eclatante è la prenotazione fatta per il Royal Central di Dubai (cinque stelle): la tariffa reperita sul sito dell’albergo è di 3.238 € (così anche su TripAdvisor e Trivago), mentre su altre piattaforme si è arrivati al costo di 4.303 €.  O ancora il Palace 3 di Londra (tre stelle) che sul sito dell’albergo costa 1.142 € a fronte di circa 1.600 € da pagare su altre piattaforme.

 

Enormi differenze si riscontrano anche tra una piattaforma e l’altra. Ad esempio la tariffa del Lord Byron Hotel Paris di Parigi (quattro stelle) sul sito dell’albergo 1.118 € (tariffa reperita anche su Trivago), su Expedia e Hotels è di 836 € (in questo caso si risparmia), mentre su TripAdvisor sale a 1.254 € e su Booking a 1.421 €.

 

Il motivo di queste differenze? Non è chiaro.

 

“Il dato che emerge dalla ricerca è che quella delle tariffe alberghiere è una vera e propria giungla, con dinamiche di prezzo praticamente impossibili da comprendere per il consumatore” afferma l’Avv. Giovanni Ferrari, presidente della Casa del Consumatore “Nella maggioranza dei casi il prezzo praticato dalla struttura sul suo sito è risultato il più conveniente. Utilizzare i siti di prenotazione online è sicuramente molto comodo e in vari casi conviene, oltre a garantire una maggiore uniformità di trattamento e condizioni contrattuali. I feedback degli utenti aiutano poi ad evitare brutte sorprese. Tuttavia questi siti non offrono alcuna sicurezza di “miglior prezzo garantito”. 

 

“Il servizio che più ci è piaciuto” continua Ferrari “è quello offerto dai siti di comparazione, che però non sempre riportano la tariffa della struttura alberghiera, un dato che a nostro avviso dovrebbe essere mostrato sempre su tutti i siti di prenotazione. E se è pur vero che molti offrono all’utente la possibilità di ottenere un rimborso se riesce a trovare una tariffa migliore sul mercato, spesso però si tratta di un’operazione complessa e con molti limiti.”

 

In conclusione l’indagine dell’Associazione ha senza dubbio fatto emergere che prenotare un albergo online non è sempre così facile come si potrebbe pensare: il rischio di pagare una tariffa più alta, se non si presta molta attenzione, è elevato.

 

Cosa fare allora? “Non bisogna fermarsi alla prima offerta trovata in rete, ma approfondire la ricerca, confrontando le tariffe dei diversi siti di prenotazione con quelle pubblicate direttamente sul sito dell’albergo, o contattando direttamente la struttura, per capire chi offre la tariffa migliore” conclude il Presidente di Casa del Consumatore. 

 

Per un esame dettagliato dell’analisi condotta da Casa del Consumatore e ShoppingVerify.com, è possibile scaricare il report allegato, contenente tutti i dati della ricerca.

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Taxi: gli aumenti dovrebbero essere discussi con i consumatori

“Le attuali tariffe dei taxi genovesi sono già le più alte d’Italia e quindi non ha senso parlare di aumenti. Dovremmo semmai parlare di qualità del servizio”: questo il commento di Furio Truzzi, Presidente di Assoutenti Liguria, intervenuto nell’ambito delle polemiche sul possibile aumento delle tariffe taxi nel capoluogo ligure.

Il dibattito si è aperto con la presentazione all’Assessore Comunale alla Mobilità Baleari della bozza – firmata da 17 su 18 sigle sindacali – che propone rincari tra il 12% e il 17%  in quasi tutte le voci del tariffario. Per alcuni percorsi gli aumenti potrebbero arrivare fino al 25% in più rispetto a quanto si paga oggi.

Come Truzzi ha ricordato, i tassisti svolgono un servizio pubblico e sarebbe dunque un atto dovuto parlarne con le associazioni e non “ritrovarsi solo a dover aprire il portafoglio una volta che i giochi sono chiusi”. 

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Telefonia: AGCOM amplia le agevolazioni per chi ha basso reddito

Non possiamo che accogliere con favore il provvedimento con cui AGCOM, dando seguito alle nostre richieste, ha disposto l’estensione delle agevolazioni per i contratti di telefonia agli utenti con ISEE inferiore a 8.112,23 euro.

Le nostre rilevazioni nonché le segnalazioni che riceviamo quotidianamente da parte dei cittadini dimostrano che la crisi economica, purtroppo, non può ancora dirsi un capitolo chiuso, crisi dalla quale si sono generate gravi sacche di povertà e si sono ampliate le disuguaglianze

L’Authority ha eliminato i vincoli che fino a questo momento condizionavano l’accesso al bonus – come la presenza di almeno un over 75 nel nucleo familiare o di soggetti percettori di pensioni sociali/invalidità o di capifamiglia disoccupati – e ha aggiunto al preesistente sconto del 50% sul canone mensile 30 minuti gratuiti di telefonate su rete fissa e mobile.

Ma il provvedimento che ci sta più a cuore, oltre alle agevolazioni economiche, è che le aziende devono rendere disponibili sul mercato delle opportunità contrattuali per usufruire di servizi Internet con offerte disgiunte da ogni altro servizio, proprio per garantire favorire l’accesso del maggior numero di cittadini e famiglie ad uno strumento diventato ormai indispensabile nella vita quotidiana.

La decisione di AGCOM arriva a seguito di un lungo confronto con le Associazioni dei Consumatori, nel corso del quale abbiamo sottoposto all’Autorità con insistenza la necessità di rivedere le condizioni di accesso al bonus, ampliando la platea degli aventi diritto alle agevolazioni.

“Il provvedimento rappresenta una vittoria per le famiglie. Nonostante le resistenze da parte degli operatori del settore, è stato adottato un giusto e sacrosanto ordine di priorità: i diritti degli utenti hanno prevalso sugli interessi delle aziende” – dichiarano Emilio Viafora, Roberto Tascini, Carlo De Masi, Presidenti di Federconsumatori, Adoc e Adiconsum.

di Adoc, Federconsumatori e Adiconsum

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Consumatori e Coldiretti uniti per tutelare l’oliva taggiasca

E’ stata presentata a Diano Marina in una conferenza stampa l’importante iniziativa congiunta delle Associazioni dei Consumatori liguri e Coldiretti finalizzata a tutelare la Dop Taggiasca ed a difendere chi produce e chi consuma olive Taggiasche.

L’obiettivo dell’iniziativa è di affrontare e risolvere un’annosa problematica che interessa uno dei settori nevralgici sui cui fonda l’economia del territorio ligure, ovverosia il comparto olivicolo, con riflessi sia per i produttori che per i consumatori. Ad oggi l’oliva taggiasca, prodotto di qualità legato al territorio del Ponente ligure ed in particolare alla provincia di Imperia, non ha nessuna garanzia di tutela, non potendo fregiarsi del riconoscimento Dop in quanto la normativa vieta che il nome di una varietà della pianta possa apparire in una Denominazione di Origine Protetta.

Ciò crea conseguentemente un danno sia per i produttori locali che per i consumatori, in quanto attualmente è possibile commercializzare in tutto il mondo prodotti che usufruiscono del nome Taggiasca ma che in realtà non hanno nulla a che vedere con il vero prodotto originario del Ponente ligure, essendo realizzati in altre Regioni italiane o addirittura in altri paesi europei come Spagna, Grecia o extra Europei come Albania, Argentina.
In altri termini i consumatori corrono il rischio di acquistare olive e olio extravergine credendo che siano prodotti tipici e di qualità provenienti dal territorio ligure, ma che in realtà provengono da tutt’altro paese.

“E’ dunque evidente, come ha sottolineato nel corso della conferenza stampa Alberto Martorelli, Vice Presidente di Lega Consumatori Liguria, membro della Direzione e Presidenza nazionale, che in tali casi si ponga un problema di trasparenza e tracciabilità alimentare su cui occorre intervenire con efficacia poiché il consumatore non può essere tratto in inganno al momento dell’acquisto”.
Ecco perchè Coldiretti e le Associazioni dei Consumatori liguri -Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Casa del Consumatore, Codacons, Federconsumatori, Lega Consumatori, Sportello del Consumatore- hanno deciso di intraprendere insieme questa battaglia volta ad ottenere la Denominazione di Origine Protetta per l’oliva taggiasca (anche attraverso l’eventuale cambio di nome con un sinonimo storico, legando il termine Taggiasca al proprio territorio con la tutela dei prodotti, come sancito dalla normativa europea).

Coldiretti e Associazioni dei Consumatori chiedono quindi a gran voce sostegno da parte di tutte le forze politiche elette sul territorio, ai Consiglieri Regionali Liguri, affinché si possa avviare l’iter procedurale/legislativo volto a richiedere la Denominazione di Origine Protetta a tutela del “Made in Italy” e dei consumatori, in un percorso di trasparenza nell’intera filiera produttiva.

di Lega Consumatori Liguria

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Tariffe sovraregionali distorte: rimborsi per gli abbonati

Dal 2011 i Comitati Pendolari Assoutenti sono impegnati in una battaglia che ha fatto emergere la distorsione tariffaria applicata agli abbonamenti sovraregionali, indotto Trentalia e la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome all’introduzione di un nuovo sistema tariffario ed ora  è volta a garantire agli abbonati l’ottenimento di adeguati rimborsi.

 

COSA DEVE FARE L’ABBONATO

 

  1. Iscriversi al REGISTRO DEI RISARCIMENTI ASSOUTENTI per rimanere sempre informato e ricevere indicazioni aggioornate sul da farsi: www.assoutenti.liguria.it/registro-dei-risarcimenti/
  2. PERIODO SETTEMBRE 2017/MARZO 2018: Conservare tutte le ricevute degli abbonamenti (cartacei o pdf) stipulati in questo periodo (o gli annuali comprensivi di esso). Le ricevute serviranno a fine marzo (con modalità che devono ancora esserci comunicate) per usufruire di 7 mensilità di rimborso dei differenziali tariffari fra tariffe calcolate con algoritmo in atto e tariffe calcolate con algoritmo concordato con Regioni e Trenitalia.
  3. PERIODO  GENNAIO 2012/AGOSTO 2017: Ricercare abbonamenti sovraregionali del periodo o in alternative ricevute di carta di credito, estratti bancari relativi all’acquisto degli stessi, o in extrema ratio dichiarazione del datore di lavoro che attesti continuità lavorativa comprensiva del periodo gennaio 2012 > agosto 2017 e autodichiarazione che attesti la residenza in altra città da quella del luogo di lavoro.
  4. Sottoscrivere la lettera di reclamo/interruzione termini a Trenitalia per poter accedere alle iniziative volte alla restituzione delle somme pagate in più fra gennaio 2012 e agosto 2017. Il facsimile della lettera può essere richiesto scrivendo a info@assoutenti.liguria.it

 

LE TAPPE PIU’ RECENTI DEL CASO SOVRAREGIONALI


Il 27 settembre 2017 la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome delibera il nuovo impianto tariffario (calcolato su algoritmo proporzionale come proposto da Assoutenti), con un rimborso ad Aprile 2018 di 7 mensilità dei delta tariffari fra la tariffa applicata e la tariffa calcolata con algoritmo corretto, in conseguenza del fatto che trenitalia (AD Iacono) recepisce l’accordo Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome sul nuovo sistema di calcolo delle tariffe sovraregionali ma, per ragioni di adeguamento tecnico dei sistemi di vendita, si prende 6 mesi per l’applicazione concreta di tale accordo.


Il lavoro fatto con Trenitalia (AD Morgante), che valuta positivamente la richiesta di bonus compensativi rilasciati dall’azienda ferroviaria come premio fedeltà agli abbonati per gli importi ingiustamente pagati tra il gennaio 2012 e il luglio 2017, viene sconfessato (AD Iacono).

 

Il 30/11/2017 le Associazioni dei Consumatori emettono un comunicato per denunciare la mancata convocazione da parte di Trenitalia Spa relativamente alle modalità di risarcimento per gli abbonati sovraregionali per il periodo gennaio 2012 – giugno 2017 e annunciano azioni a riguardo.

Di Assoutenti